
Non esistono più per Gianbecchina gli alberi in quanto realtà fisica ma macchie di colore che si sovrappongono. In questo acquerello la varietà della flora è addensata in poco spazio e realizzata in maniera frizzante e dinamica.

L’atmosfera è quella dei vecchi casali. Tra la natura che assume i colori caldi dell’autunno, emerge una casa dal tipico impianto rurale. L’azzurro del cielo spezza l’uniformità cromatica dell’opera donandole una nota di freschezza.

La visione di questo ramo di castagno mette addosso una piacevole sensazione di frescura. Gianbecchina, amante delle stagioni, vi dedica numerosi quadri. Questo acquerello, rappresentante l’autunno, è caratterizzato dalla freddezza dei colori, ci viene mostrato come una nuvola verde piena di frutti.

Un gruppo di famiglia o di lavoro (molte volte nell’economia rurale è la stessa cosa) si ferma nell’attività per ritemprare le forze. Gianbecchina traccia un quadro ben preciso di una certa classe sociale e riprende il tipo di rappresentazione con l’acume della descrizione.

Il disegno procede per grandi macchie di colore che finiscono per fondersi in uno spettacolo piuttosto cupo. I personaggi sono trattati in maniera rude, come in tante sue opere, a volte cancellati.

Questo dipinto è un brillante accostamento tra il caldo colore della “sulla”, il verde splendente dell’erba fresca, il giallo accecante del grano e il bianco luminoso della casa sullo sfondo. In primo piano un mulo pascola tranquillo segnando una nota di tristezza alla composizione.

I rossicci colori autunnali, il cielo spento, danno al dipinto la sensazione di frescura e di terra bagnata. Gianbecchina apre la sua tavolozza ai magici colori di una stagione che precede l’inverno. La casa, quasi soffocata dalla natura, appare come punto centrale della composizione.

Durante un viaggio in Sardegna, Gianbecchina ha modo di cogliere le affinità tra le coste sarde e quelle siciliane. In questo acquerello fine anni Ottanta spiccano le rocce rosse della scogliera in contrapposizione con l’azzurro del cielo e il verde del mare.

Tre ragazze molto giovani si affacciano al muretto della vita. Sono allegre, sorridenti, spensierate. Realizzato con rapidi tratti e pochi tocchi di colore, questo disegno è un piccolo messaggio di ottimismo immenso nel grigiore della vita.

In questo disegno la violenza del tratto e l’utilizzo di macchie d’ombra, rende esattamente ciò che viene raccontato. La disperazione per quello che è appena avvenuto, le mani protese verso il cielo, le rughe espressive dei volti sono elementi importantissimi.

L’azzurro intenso di alcuni suoi dipinti scompare. Gianbecchina torna alla vasta gamma di colori terrosi; non accecanti. Questo dipinto sembra essere l’esecuzione di un coro nel quale manca la voce solista. Solo il verde schiumoso degli alberi dà una certa definizione del paesaggio.

Gianbecchina è sempre stato, nella realizzazione del paesaggio, un pittore con delicati momenti di romanticismo. È il caso di questo dipinto nel quale le delicate tinte si mescolano tra loro dando vita a morbide colline e cieli sereni.