Pagliaio – 1980 – acquerello su carta , cm 46 x 31
Anche in questo acquerello più che immagini trasferite dalla realtà al foglio sembrano evocazioni di sogni riaffioranti nella memoria carichi di sensazioni care al cuore. Schizzi fugaci di un attimo fermato nel tempo.
In questo disegno Gianbecchina segue ancora i suoi soggetti preferiti. I muli, fedeli e instancabili aiutanti dell’uomo, vengono rappresentati in maniera amorevole e curata. In primo piano la figura del mulattiere è investita da piena luce.
La natura ha sempre avuto una parte dominante nelle opere di Gianbecchina. In questo acquerello del ’51 un rampicante, con il suo tronco tormentato, esplode dalle case e avviluppa tutto ciò che gli sta attorno fagocitandolo con grandi e potenti fronde verdi.
In questo acquerello del ’50 il paesaggio, brillante e dai colori accesi, è visto filtrato dagli scheletrici alberi, amorevolmente tracciati con colori scuri quasi a formare un fitto intrico che riporta l’idillico uso del colore ad una realtà purtroppo più aspra.
