Modella I – 1946 – china su carta, cm 23 x 30
Gianbecchina disegna, studia sempre. Presta particolare attenzione al corpo umano, soprattutto femminile. Qui una donna di vago sapere giorgionesco viene rimodellata seguendo lo spirito di quegli anni e bloccata nella fissità della posa.
Gianbecchina torna al tema degli oppressi e delle lotte di classe. In questo dipinto tutto inneggia alla lotta. Il rosso vivo del fondo, le espressioni turbate dei personaggi, i duri segni dei volti elaborati in maniera molto cruenta.
Nella realizzazione del paesaggio, non solo negli acquerelli ma anche nei dipinti, la pennellata viene stesa con grande trasporto emotivo, diviene fiamma, si libra sulla composizione divenendo soggetto-oggetto più di ciò che essa stessa rappresenta.
Gianbecchina riprende più volte il tema della natura morta, non solo come possibile oggetto decorativo. I suoi oggetti sono ricchi di vita e di gioia. Uno spaccato di civiltà contadina dato dai prodotti della natura sudati col lavoro.
