Fine di un giorno – 1980 – acquerello su carta , cm 46 x 31
Negli anni Ottanta, negli acquerelli, si abbandona decisamente la linea di contorno. Il suo effetto per la natura gli suggerisce visioni più poetiche che reali come in quest’opera nella quale le sensazioni prevalgono sulla realtà.
In questo disegno, che contiene tre figure singole, c’è il piacere di rappresentare il corpo femminile, le sue forme, le rientranze nell’età più bella. Il disegno ricomincia a essere curato: non solo macchie di colore ma anche decisi tratti.
Il numero sembra che sia diventato una costante nell’opera di Gianbecchina. Qui tre colombi danzano nell’aria in tre tonalità differenti; le ali spiegate si sovrappongono e si stagliano nel cielo rosa in una rappresentazione gioiosa della vità.
Negli acquerelli di questo periodo il piacere per il colore agisce per il soggetto stesso dell’opera. Questo lavoro è ricco di mescolanze. La campagna, svaporata nella bionda luce di un’ alba, viene quasi cancellata da un gesto rapido dell’artista.
