Carboj – 1957 – acquerello su carta , cm 31 x 20
I personaggi di Gianbecchina sono sempre trattati con dignità. Siamo nel ’57, la necessità del contorno si fa sempre più pressante. Quello che era stato riservato alla razza umana rigidamente intrappolata in schemi e ritagliata nello spazio da una incisa linea provocatoria (simile a quella di Migneco) si espande anche nel paesaggio.